Il volo MH370 della Malaysia airlines è scomparso l’8 marzo, in rotta da Kuala Lumpur a Pechino, con 239 passeggeri e membri dell’equipaggio a bordo .
Mark Dugain, ex ex presidente di Prometeus Airlines, ritiene che sia stato l’esercito americano a far esplodere in aria il Boeing 777, aereo di linea che ufficialmente risulta ancora disperso, della Malaysia Airlines.
Secondo quanto dichiara Dugain, l’aereo sarebbe stato dirottato in remoto da un gruppo sconosciuto, per essere poi utilizzato per un attentato in stile 11-9, prima di essere abbattuto dalla US Air Force sopra l’Oceano Indiano. L’ex capo compagnia suggerisce che gli aerei Boeing sono particolarmente vulnerabili al dirottamento remoto. “Nel 2006, la Boeing ha brevettato un sistema di controllo a distanza utilizzando un computer collocato all’interno o all’esterno del velivolo”, ha detto Dugain al Paris Match “ed e’ sorprendente che gli americani abbiano perso ogni traccia di questo aereo”
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Il francese, ex capo della ormai defunta Proteus Airlines, ritiene che il Boeing 777 sia stato abbattuto da aerei US Air Force decollati dalla base nell’isola dell’Oceano Indiano di Diego Garcia. Dugain ha parlato con la gente del posto che sostiene di aver visto un “aereo enorme” volare a bassa quota in direzione di Diego Garcia.
Secondo un articolo scritto da Dugan nel settimanale francese Paris Match, un pescatore gli ha detto: “Ho visto un grande aereo volare sopra di noi a bassa quota. Ho visto le bande rosse e blu (la livrea di Malaysia Airlines) su uno sfondo bianco.” Testimonianze sovrapponibili sono state date da altri residenti locali.
Dugan ha anche visionato le foto di un dispositivo ritrovato su una spiaggia due settimane dopo la tragedia e sequestrato successivamente dai militari delle Maldive. Per Dugain, che ha interpellato anche due esperti di aviazione e un ufficiale militare locale, il dispositivo era un estintore e ha sottolineato che doveva essere vuoto (quindi probabilmente deve essere stato usato) per aver galleggiato. Questo, sostiene Dugan, è dovuto all’attivazione automatica generata da un incendio, anche se tutti i passeggeri e l’equipaggio potevano essere morti per asfissia.
In un’intervista radiofonica, Dugain ha affermato di aver avuto una specie di minaccia e che un ufficiale dei servizi segreti britannici lo aveva avvertito dei “rischi” nelle indagini sulla scomparsa del volo MH370, suggerendogli invece di “lasciare che il tempo faccia il suo lavoro”.