Contare i piccioni. Al Comune di Piacenza lo fanno per davvero. E per l’occasione stanziano pure 30mila euro. Una perdita di tempo che ha, dunque, un discreto giro d’affari e che insegna quanta fantasia abbiano i politici per sperperare il denaro dei contribuenti.
Come riporta Marco Bertoncini su ItaliaOggi, il Comune di Piacenza ha varato un censimento dei volatili presenti in città. L’appalto sarà affidato alla Statale di Milano. Per avere il numero certo c’è bisogno di competenze universitarie. Se ne occuperà, quindi, il dipartimento di Bioscienze che è riuscito a staccare un contratto triennale da 10mila euro l’anno. Davanti a questo spreco imbarazzante ci si può consolare pensando che il Comune di Piacenza ha desistito dall’assumere qualificati contatori di piccioni con relativo capo contatore di piccioni e vice capo contatore di piccioni. Se ne occuperà l’Università di Milano, dunque. “Lasciamo ai tecnici milanesi l’individuazione delle tecniche per contare i pennuti – scrive Bertoncini – senz’altro avranno studiato metodi scientificamente inappuntabili”.
L’obiettivo dello sperpero del Comune di Piacenza è il contenimento della popolazione aviaria. A partire dai piccioni, appunto. Tra gli interventi in cantiere la chiusura dei siti di nidificazione, l’approvazione di ordinanze per impedire che si dia da mangiare a qualsiasi volatile e addirittura l’abbattimento. Tutte iniziative che di sicuro aiutano a ridurre la disoccupazione ma che fanno schizzare all’insù il deficit pubblico. Con buona pace dei contribuenti. il giornale