Orrore in Nigeria: islamisti Boko Haram uccidono civili “perché infedeli”

21 dic – Il gruppo estremista nigeriano Boko Haram ha diffuso un nuovo video, in cui si vedono dei militanti armati uccidere civili coricati a terra a faccia in giù in un dormitorio, mentre il leader estremista spiega che vengono assassinati perché sono “infedeli”. Sul pavimento, si vede nel video, sono ammassati così tanti corpi che gli estremisti hanno difficoltà a spostarsi verso le persone che si muovono perché sono ancora in vita, per ucciderle.

https://www.youtube.com/watch?v=MmHv3tZO9aA

Le vittime sembrano in gran parte uomini adulti. “Ci siamo assicurati che il pavimento di questa sala sia diventato rosso di sangue, questo è ciò che accadrà in tutti i futuri attacchi e arresti di infedeli”, afferma il leader del gruppo jihadista sunnita.
“D’ora in poi, omicidi, massacri, distruzione e attentati saranno il nostro dovere religioso ovunque invaderemo”, ha continuato. Il capo dei militanti ha anche sottolineato che il profeta Maometto ha detto che i prigionieri dovrebbero essere tenuti e non uccisi, ma spiega: “Abbiamo sentito che questo non è il momento per noi di tenere prigionieri, ecco perché continueremo a fare in modo che il terreno diventi rosso del loro sangue”. Alcuni degli uomini uccisi, aggiunge, si definiscono musulmani, ma Boko Haram li considera infedeli.

Il video è stato consegnato ai giornalisti due giorni dopo che abitanti di villaggi avevano denunciato che gli estremisti stavano radunando gli anziani per ucciderli in due scuole di Gwoza, nel nordest del Paese. Lo scenario del video sembra essere proprio una scuola, in un lungo dormitorio dotato di letti a castello che il leader dei militanti dice si trovi a Bama, 60 chilometri a nord di Gwoza.

Studenti e scuole sono spesso presi di mira da Boko Haram, espressione che significa ‘l’educazione occidentale è peccato’. Migliaia di persone sono state uccise e 1,6 milioni sono state costrette a fuggire dalle loro case, nei cinque anni in insorgenza che si è allargata anche in Camerun, Ciad e Niger.