20 dic – La tecnica che usavano era sempre la stessa: individuavano le vittime per strada e, a bordo di un’automobile, con la scusa di chiedere loro informazioni su come raggiungere l’ospedale più vicino, li abbracciavano e baciavano riuscendo in questo modo a derubarli dei monili in oro che possedevano sostituendoli con alcuni falsi. Una banda ben organizzata che puntava in particolare gli anziani e che, a seconda dei casi, utilizzava anche un’altra tattica per mettere a segno i colpi: quella di far finta di regalare gioielli al malcapitato di turno per ringraziarlo delle informazioni ricevute. Le vittime prescelte, incuriosite dai preziosi, si avvicinavano ai truffatori e cadevano nella loro trappola dando loro campo libero per compiere con destrezza i furti.
FINTI TECNICI RUBANO AD UNA COPPIA DI ANZIANI
BANDA SMANTELLATA. A scoprire queste truffe i carabinieri di Padova che, al termine di una lunga operazione coordinate dal Pm Benedetto Roberti,, sono riusciti a sgominare una banda composta da undici donne e nove uomini di origine rom. La Procura padovana ha emesso sei ordini di cattura nei confronti di: E.C., 35 anni, L.B., 29, D.P. 31, P.A., 29, D.M., 32, R.A., di 24. Di questi due sono stati arrestati mentre gli altri tre restano latitanti. Sono stati invece denunciati gli altri quattordici membri del clan. Lungo anche l’elenco con le decine e decine di colpi, da gennaio del 2013 fino a marzo 2014, messi a segno dal gruppetto che agiva soprattutto nell’Alta padovana: quattro quelli a Fontaniva, tre a Carmignano di Brenta, due a Monselice e poi Grantorto, Mestrino, Saonara, Vescovana, Ospedaletto Euganeo e perfino nel Vicentino.“
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