19 dic – Sul N. 51 dell’agenzia Eir è pubblicata la notizia che l’11 dicembre, a tarda sera, la Camera dei Rappresentanti USA ha approvato una finanziaria che include una maggiore tutela del contribuente per le banche coinvolte in contratti derivati ad alto rischio. Infatti, nascosta nel disegno di legge sulla copertura finanziaria del bilancio c’è l’abrogazione dell’unica restrizione sui contratti swap in derivati che sono assicurati dalla Federal Deposit Insurance Corporation, e quindi dai contribuenti, contenuta nell’attuale legge Dodd-Frank alla Sezione 716.
L’abrogazione, scritta da lobbisti di Citigroup, è stata promossa pesantemente dal Presidente Obama e dallo speaker repubblicano alla Camera John Boehner, mentre Jamie Dimon, amministratore delegato di JP Morgan Chase, esercitava pressioni dirette sui congressisti.
Ha creato però un bel putiferio, con la maggioranza dei democratici che hanno disobbedito a Obama e votato contro il disegno di legge. Alla fine è stata approvata con un margine stretto di 219 voti contro 206. Al Senato è stata lanciata una mobilitazione contro il disegno di legge da Elizabeth Warren, che ha pronunciato molti discorsi appassionati denunciando la capitolazione a Wall Street.
Citigroup è grande, ha dichiarato il 10 dicembre, “ed è potente. Ma è una singola società privata. Non dovrebbe tenere in ostaggio tutto il governo, minacciandone la chiusura, per annullare importanti tutele che garantiscono la sicurezza della nostra economia. Questa è una democrazia, e il popolo americano non ci ha eletti per fare gli interessi di Citigroup. Ci ha eletti per fare gli interessi di tutto il popolo”.
La Sen. Warren ha ricevuto il sostegno della deputata democratica Maxine Waters, che ha rotto con Obama dichiarandosi contraria “al grande dono a Wall Street ed ai banchieri che hanno quasi gettato nella depressione il nostro paese”. La Speaker della Camera Nancy Pelosi ha dichiarato: “Questo è tenerci in ostaggio, questo è un ricatto. Non si riesce a far approvare un disegno di legge a meno che Wall Street non ottenga la garanzia dei contribuenti“.
Mentre la Warren e David Vitter hanno proposto un emendamento alla legge trasmessa dalla camera, per abrogare l’abrogazione, il capogruppo al Senato Harry Reid, lacché di Obama, si è rifiutato di accettarlo, e la legge è stata approvata con 56 voti contro 40 il 13 dicembre.
La legge Dodd-Frank disponeva che il 90-95% di tutti i contratti in derivati fossero assicurati, ma neanche questo bastava ai banchieri. Il 5 o 10% di contratti esclusi dall’assicurazione rappresentavano i casi più rischiosi, come i derivati sull’energia, e i banchieri ed i loro tirapiedi sanno che questa è la prossima bolla che scoppierà.
È evidente che è giunto il momento di far approvare la legge Glass-Steagall. In passato, molti congressisti avevano dichiarato che non avrebbero appoggiato i disegni di legge per la separazione bancaria presentati a Camera e Senato, perché la Sezione 716 della legge Dodd-Frank prevedeva restrizioni sufficienti sui salvataggi a spese dei contribuenti. Ora non hanno più scuse.