18 dic 2014 – “L’Italia puo’ fare moltissimo” non solo per uscire dalla crisi Ucraina, ma anche nel ristabilire i rapporti tra Russia e Ue. Lo ha detto Romano Prodi, presidente della Fondazione per la collaborazione tra i popoli, in visita nella capitale russa su invito del Cremlino. “In Europa c’e’ un ruolo tedesco particolarmente importante, ma non sottovalutiamo anche il ruolo italiano, nessuno si illude che queste cose le possa fare l’Italia da sola. Ma il contributo italiano non e’ trascurabile”.
Prodi ha poi enumerato dossier di grande importanza, sui quali il ruolo dell’Italia puo’ essere decisivo. “Si pensi al discorso dei gasdotti, ai rapporti che l’Italia ha tradizionalmente con la Russia, c’e’ un rapporto di interazione personale che abbiamo avuto in tanti convegni, ma c’e’ anche il senso di un Paese che per molti anni ha tenuto rapporti piu’ stretti di altri paesi con la Russia”
Con Vladimir Putin e’ stato un “lunghissimo colloquio” e si e’ parlato anche di Ucraina, ma si e’ “sconfinato nel Medio Oriente, e abbiamo parlato anche di Africa e di problemi di peace keeping”. Lo ha detto Romano Prodi, presidente della Fondazione per la collaborazione tra i popoli, in visita nella capitale russa su invito del Cremlino. “Sono venuto a Mosca su invito di Putin” ha detto. “Un invito di qualche settimana fa. Sono stato molto contento perché abbiamo avuto un lunghissimo colloquio, in cui io ho espresso anche tutte le mie passioni, perche’ si riesca a trovare anche qualche soluzione per queste situazioni di tensione che fanno male a tutti. Qui non possiamo creare una continua tensione in Europa, quando abbiamo tanti interessi ma nel senso profondo, tanti destini in comune. Ovvio che in incontri cosi’ non si sfiora soltanto l’Ucraina, ma si sconfina nel Medio oriente, abbiamo parlato anche di Africa e di problemi di peace-keeping”