17 dic – Dopo l’Ucraina, l’Ungheria. La società civile scende in piazza a Budapest per chiedere a gran voce le dimissioni del governo di destra del Premier Viktor Orban.
Una marcia cui hanno preso parte diverse migliaia di persone, partita dal Ministero dell’Economia e arrivata davanti al Parlamento dopo essere passata di fronte all’agenzia delle entrate.
“Non è questo quel che ci aspettavamo” dice un manifestante. “Credevamo che Fidesz avrebbe riformato la pratica della politica dopo i socialisti. Invece ci sbagliavamo. Decidono tutto da soli, hanno seggi a sufficienza per farlo. Stanno semplicemente seduti in Parlamento e spingono un bottone”.
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“La miglior opzione sarebbero le dimissioni del governo e che il Parlamento restasse in mano a una coalizione di tutti i partiti d’opposizione. Ma non sono tanto ottimista quindi mi accontenterei che ritirassero queste folli proposte di legge” dice una partecipante alla protesta.
Viktor Orban, oggetto del sarcasmo dei manifestanti, calamita ormai tutto il malcontento del Paese. Il partito di maggioranza Fidesz ha perso oltre il 10% dei consensi solo nell’ultimo mese.
Il nostro corrispondente a Budapest Attila Magyar: “Le associazioni della società civile hanno promesso che la protesta andrà avanti e hanno fissato una nuova marcia per il 2 di gennaio”.