17 dic 2014 – L’Unione europea, ormai succube dei diktat Usa, si prepara a vietare tutti gli investimenti in Crimea, ma anche le crociere operate da societa’ europee per sottolineare che “non ha dimenticato” la sua annessione da parte della Russia. Lo si e’ appreso da fonti diplomatiche. L’accordo formale dei 28 Stati e’ atteso per giovedi’, alcune ore prima dell’inizio del summit dei capi di Stato e di governo.
Le nuove sanzioni mettono off-limit tutti gli investimenti finanziari in Crimea, le esportazioni verso e dal territorio nell’Ue, o da parte di una impresa europea nei settori dei trasporti, delle telecom, dell’energia, dell’estrazione di idrocarburi, gas e minerali. Decisioni, ha affermato una delle fonti, che ribadiscono “la politica europea di non riconoscimento dell’annessione illegale della Crimea da parte della Russia” avvenuta a marzo.
“Non abbiamo dimenticato il problema della Crimea”, ha aggiunto la stessa fonte. L’Ue aveva gia’ imposto, a giugno e poi a luglio delle sanzioni contro la Crimea, vietando le importazioni di prodotti originari dalla penisola e degli investimenti in diversi progetti infrastrutturali. (con fonte Afp)
Ciao. Ma l’autodeterminazione dei popoli, vale solo se conviene agli USA?