“Perchè i musulmani non prendono le distanze dai massacri dei cristiani?”

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15 dic – Sono terribili le notizie che giungono dall’Irak dove continua imperterrita la caccia ai cristiani e dove nei giorni scorsi 4 bambini sono stati uccisi dagli uomini del Califfato che hanno tagliato loro la gola solo per non aver accettato di convertirsi all’Islam e solo per aver ribadito con orgoglio di voler seguire Gesù Cristo e la religione cristiana. Un atto di fede e di coraggio immenso.

E questo non è un fatto isolato: ogni giorno centiniaia di cristiani vengono perseguitati, cacciati dalle loro case, percorssi e uccisi semplicemente perchè sono cristiani. Assistiano ad una vera e propria cristianofobia e ogni giorno continua il massacro e la persecuzione nei confronti dei cristiani non solo in Irak ma in tanti paesi dove la libertà di professare la religione cristiana è annullata. Basti pensare al triste caso di Asia Bibi, incarcerata, stuprata e condannata a morte in Pakistan con l’accusa, peraltro infondata, di aver offeso Maometto solo perchè, in quanto cristiana, non avrebbe dovuto toccare un recipiente pieno d’acqua.

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Isis: rifiutano di convertirsi all’islam, quattro bambini decapitati

Gli appelli dei vescovi cattolici di quelle regioni rimangono spesso inascoltati anche in Europa e mentre nei paesi islamici si continuano a massacrare i bambini e le famiglie cristiane, in Europa si rinnegano le origini e i valori cristiani in nome di un ipocrita rispetto degli stranieri. L’Europa, come ha detto alcune settimane fa il vescovo di Mosul Amil Nuna, dovrebbe avere la responsabilità morale di garantire una vita degna per i cristiani in Iraq o in altri paesi. Cosi anche in Italia: si nascondono i simboli della tradizione Cristiana come il crocifisso e il presepe nelle scuole per rispettare la presenza di alunni stranieri. E cosi facendo si uccidono le proprie radici.

In questo assurdo ed inaccettabile scenario è grave che i musulmani in italia non si sentano in dovere di pronunciarsi ufficialmente. L’episodio dei 4 bambini uccisi in Irak solo per aver detto di non volersi convertire all’islam e di voler seguire Cristo è di una gravità enorme. Possibile che nessun musulmano in Italia si senta in dovere di pronunciarsi in merito?

Marcello Orrù