10 dic – “Pensare che sfondare il tetto del 3% del deficit/Pil esplicitamente possa produrre più crescita è sbagliato; produrrebbe invece un’immediata inversione di tendenza sull’andamento del debito e reazioni negative sui mercati finanziari, che ci colpirebbero.
Al di là del fatto che comunque le regole vanno rispettate, la convenienza economica dice esattamente il contrario”, rispetto all’idea che sfondare il tetto del 3% produrrebbe più crescita. Lo ha detto il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan durante la conferenza stampa al termine del consiglio Ecofin a Bruxelles, dopo aver confermato che l’Italia prevede un deficit del 2,6% del Pil nel 2015, insieme a un “miglioramento qualitativo” dei sui conti pubblici con “tagli di tasse finanziati con tagli di spese e stretto collegamento tra uso dei fondi pubblici, che sono limitati, con le riforme strutturali”, quali il taglio del cuneo fiscale e le misure per favorire le assunzioni.