10 dic – I talebani stanno indottrinando i bambini afgani con libri di testo che esaltano il jihad. A finanziare questi opuscoli del terrore sono proprio quegli Stati Uniti che da anni cercano (fingono, ndr) di combattere il terrorismo islamico in Afghanistan.
Tutto parte dagli anni Ottanta, quando Washington spese milioni di dollari per produrre e diffondere libri di testo anti-sovietici agli studenti afgani. Nei testi rivolti alle scuole elementari si sostiene l’ideologia jihadista, utile agli Stati Uniti nel periodo nella Guerra Fredda, così come si parla di soldati, mine, proiettili e pistole.
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Stampati in pashto e dari, le due principali lingue parlate in Afghanistan, libri come The alphabet for jihad literacy sono stati prodotti sotto gli auspici dell’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale dell’Università del Nebraska a Omaha e introdotti in Afghanistan attraverso la rete costruita dalla Cina e dall’intelligence militare pakistana, l’Isi.
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Dalla deposizione del regime talebano nel 2011, le autorità afgane hanno investito molto per contribuire a modernizzare il sistema dell’istruzione pakistana, aprendolo alle ragazze e modificando i programmi scolastici messi a punto dai Talebani. Ma molto resta ancora da fare e i testi scolastici antisovietici e pro jihad sono ancora in circolazione, nonostante nel 2002 l’Unicef abbia bruciato molti libri “militarizzati”.
“I talebani – ha spiegato Dana Burde, professoressa della New York University – stanno ristampando i vecchi libri jihadisti sponsorizzati dagli Stati Uniti per influenzare i bambini nelle zone dove i militanti sono ancora attivi”. Al Jazeera America ha, invece, riportato un esempio citato da un libro per l’uso della lettera “T”, che sta per “topak” ovvero pistola. “Mio zio ha una pistola – recita il testo – lui fa il jihad con la pistola”. Tra gli insegnamenti, anche quello che Kabul può essere governata solo dai musulmani e che i russi sono degli invasori e degli infedeli. il giornale