Borghezio: Juncker non si preoccupi, Renzi gli ubbidirà

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10 dic – “Juncker richiama l’Italia a politiche di rigore dei conti dall’alto del pulpito costruito con il favore delle grandi multinazionali mondiali; il lussemburghese Presidente della Commissione, autore del regime fiscale “agevolato” del quale godono le più grandi imprese multinazionali sottraendo risorse alla fiscalità UE, minaccia ritorsioni “poco piacevoli” se l’Italia dovesse venir meno dall’applicazione delle regole di austerity di Bruxelles.

Stia tranquillo: il Governo Renzi che gli ha promesso obbedienza e l’ha difeso sullo scandalo Luxleaks nonostante la sua risibile e raffazzonata proposta dei 300 miliardi di euro per la crescita (risorse inesistenti nel bilancio UE) continuerà ad eseguire la ricetta dell’elite dei burocrati europei: tagliare i salari dei lavoratori ed uccidere il tessuto produttivo del Paese per rallentare la fine, inevitabile, dell’euro e continuare a tenere sotto scacco le realtà produttive principali concorrenti della Germania”.