9 dic. – I jihadisti dello Stato Islamico (Isis) hanno decapitato un uomo su pubblica piazza, nella provincia di Raqqa (Siria settentrionale), accusandolo di blasfemia. Lo ha reso noto l’Osservatorio siriano per i Diritti Umani, una ong con sede a Londra ma che si si avvale di una rete di informatori sul terreno.
L’uomo e’ stato giustiziato lunedi’ a Suluk, di fronte una folla in cui c’erano anche molti bambini. Oltre a mozzare le teste a diversi ostaggi stranieri, i terroristi dell’Isis hanno decapitato o lapidato molti locali nelle aeree che controllano, in Siria e in Iraq, accusando le varie vittime di reati che vanno tutte contro il codice islamico (dall’adulterio al furto, passando per la basfemia).
Secondo un comunicato pubblicato da un sito jihadista, l’uomo aveva ammesso di essere “miscredente”. Le immagini postate mostrano una folla raccolta a guardare una scena raccapricciante: un uomo in ginocchio e con gli occhi bendati, che poggia la testa su un poggiolo di legno, mentre il boia, completamente vestito di mero, innalza una spada sopra il suo capo. agi