8 dic. – Straordinari effetti della visita di Bergoglio in Turchia. Passo ulteriore nell’agenda islamista del premier Rece Tayyip Erdogan: il premier ha deciso che si terranno lezioni di lingua araba ottomana nelle scuole superiori. Era stato il padre della Turchia moderna, Mustafa Kemal Ataturk, ad abolire l’insegnamento della lingua ottomana nel 1928, sostituendo quell’alfabeto con quello latino: Ataturk aveva anche purgato la lingua dei molti termini arabi, persiani e greci per creare un turco “puro” piu’ vicino a quello effettivamente parlato.
Per Erdogan evidentemente e’ un altro tentativo sulla strada di far piazza pulita delle riforme secolari di Ataturk, che aveva voluto definire una rigida separazione tra religione e Stato. Il Consiglio dell’educazione nazionale turco, composto in gran parte da uomini sostenuti dal governo islamista di Erdogan, nel fine settimana ha votato proprio per tenere lezioni di ottomano obbligatorie nelle scuole superiori religiose e per dare la possibilita’ di scelta alle scuole superiori normali.
Erdogan ha sostenuto che le lezioni sono necessarie per ripristinare il legame con “le nostre radici”, anche perche’ -ha insistito- la gran parte dei cittadini al momento non e’ in grado di leggere le lapidi del loro antenati. “Ci sono coloro che non vogliono che sia insegnato e questo e’ un grande pericolo. Che piaccia o no, la lingua ottomana sara’ imparata e insegnata in questo Paese“, ha aggiunto Erdogan nel corso di una riunione del Consiglio religioso di Ankara. “Non e’ una lingua straniera, e’ una forma di turco che non invecchiera’”. Anche il premier Ahmet Davutoglu ha respinto le critiche: “Perche’ siamo cosi’ allergici alla storia? Perche’ questo odio della cultura? Tutto cio’ va oltre la nostra comprensione”. (AGI) .
Pensare che (grazie a USA e UE) dal punto di vista energetico, stiamo per dipendere dalla Turchia Gazprom: ora gli europei si paghino il gasdotto alternativo a South Stream