Isis: “La bomba sporca con 40 kg di uranio è gia’ in Europa”

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8 dic. – Isis sarebbe riuscito a far arrivare in Europa la “bomba sporca”, realizzata con 40 kg di uranio trafugato dai depositi dell’universita’ di Mosul, a giugno. E’ quanto riferisce Site, l’organizzazione specializzata nel monitoraggio dei siti jigadisti citando un messaggio su Twitter.

La prima rivendicazione di Isis risale al 30 novembre scorso quando sempre via Twiter annunciarono di avere una “bomba sporca”, ossia un’arma “radiologica”. SI tratta di un ordigno realizzato con un nucleo di esplosivo convenzionale circondato da uno strato piu’ o meno denso di uranio (scorie radioattive anche di vecchi macchine a raggi x), non in grado di innescare un’esplosione atomica ma capace di contaminare con un fall-out radioattivo un’area di diverse centinaia di metri di raggio. Bomba che avrebbe comunque effetti devastanti se fatta deflagrare in una grande citta’ come Londra, anche se fonti dei servizi di sicurezza britannici, ritenevano e ritengono tutt’ora che sia quasi impossibile farla arrivare in un Paese occidentale, mentre sarebbe facile usarala in Iraq.

Era stata l’edizione domenicale del tabloid Daily Mirror a dare per primo la notizia citando come fonte il britannico Hamayun Tariq. Trentasette anni, originario di Dudley nelle Midlands occidentali, e’ un ex meccanico di auto, che ha dichiarato di aver combattuto dal luglio 2012 nella regione pakistana del Waziristan, al confine con l’Afghanistan, al fianco dei talebani per poi unirsi da mesi ad Isis in Siria.
La notizia in se’ del furto del materiale radioattivo a Mosul era stata data per primo dall’ambasciatore iracheno all’Onu, Mohamed Ali Alhakim, in una lettera inviata l’8 luglio scorso al segretario generale Ban Ki-moon. agi