5 dic. – “Il Comune di Roma mi pare che sia al di fuori di queste tematiche, solamente alcuni sono coinvolti“.
Cosi’ il presidente del Senato, Pietro Grasso, che ha aggiunto: “per sciogliere un Comune ci vuole ben altro rispetto a quel che conosco io“. “Ci sono tutti i presupposti per l’aggregazione mafiosa.
Perche’ penso che il fine di fare profitto ad ogni costo abbia superato qualsiasi rito tradizionale di iniziazione come la famosa punciuta”, ha aggiunto il presidente del Senato.
“L’area grigia di cui abbiamo sempre parlato, il collegamento fra il mondo legale e illegale, oggi si e’ resa autonoma sposando interamente il metodo mafioso con la sua organizzazione”.
A chi gli chiede se sia ragionevole pensare che le segreterie dei partiti non sapessero nulla, Grasso risponde: “Certamente perche’ i collaboratori sono quelli che fanno il lavoro operativo. Il problema e’ che non bisogna meravigliarsi, la mia esperienza con la mafia siciliana insegna che coinvolgeva tutti gli interessi per garantire omerta’ e complicita’. Quando tutti gli interessi sono collegati nessuno denuncia gli altri”. “I giornalisti e la stampa devono avere il massimo di liberta’ e non essere intimiditi da pressioni che provengono da ambienti che denunciano”, ha concluso Grasso. (AGI) .