4 dic – Per combattere la disoccupazione, soprattutto al sud, “noi siamo pronti ad utilizzare strumenti non convenzionali” e “a fare qualsiasi cosa” partendo dall’utilizzo “migliore dei denari europei che per anni si sono dispersi in mille rivoli”.
Così il premier Matteo Renzi rispondendo, in Aula alla Camera, al question time. Sono un centinaio i deputati che, nell’aula della Camera, partecipano al question time del presidente del Consiglio, il primo per Matteo Renzi da quando è a Palazzo Chigi. Più affollati sono i banchi del centrosinistra, mentre sono pochi i deputati di Fi ed Ncd.
Renzi parla tra i ministri Boschi e Lanzetta. La sfida dei due Matteo, la timeline Ecco alcuni stralci delle risposte di Renzi al question time: “Il vero obiettivo non è che anche i ricchi piangano ma che anche i poveri debbano sorridere attraverso un diverso modello di crescita e di politica industriale” Così il premier Matteo Renzi al question time alla Camera, sottolineando che contro la povertà bisogna intervenire “dal punto di vista economico, non con una tantum, ma con politiche per la crescita“.
“Questa legislatura è la grande legislatura delle riforme”. Renzi sottolinea come dal Jobs Act al ddl riforme costituzionali fino alla legge elettorale “questo Parlamento stia affrontando riforme straordinarie”. “Nel 2015 affronteremo anche il tema delle liberalizzazioni” a partire dalle “priorità immediate sulle quali già siamo partiti, innanzitutto i servizi pubblici locali”, con l’intervento sull’ “incredibile nugolo di municipalizzate che sono una vergogna inaccettabile”.