3 dic – “Non gliene va più bene una a Matteo Ronzi. Più insiste nella sua missione di voler cambiare l’Italia e piu’ i risultati della sua azione politica effettiva sono deludenti. Questa volta a gelare l’ottimismo di maniera é intervenuto l’Istat, correggendo le stime sulla crescita del Pil pubblicate solo qualche giorno fa. Alla fine del terzo trimestre del 2014, la variazione acquisita nella caduta del Pil non é stata dello 0,3%, come indicato in precedenza, ma dello 0,4%. Ne deriva che i dati definitivi alla fine anche del quarto trimestre, vale a dire quelli riferiti all’intero anno 2014, saranno ancora peggiori (forse -0,5%)”.
Lo afferma il capogruppo di FI alla Camera, Renato Brunetta, che continua: “Naturalmente si può sempre sperare, come ha detto ieri il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, nel suo intervento in Aula a palazzo Madama, che il clima possa all’improvviso variare. Ma é come puntare su una vincita alla lotteria. Se, invece, si resta con i piedi per terra e’ meglio prepararsi al peggio.
Nelle previsioni del governo italiano il deficit nominale per il 2014 é indicato al 3%: il limite massimo consentito. Risultato che potrà essere conseguito solo se il 2014 si chiuderà con un -0,3%. Ma se sarà superiore – come abbiamo visto che già é, a meno 0,4% – anche il rispetto del rapporto deficit/Pil ne sarà travolto. Il che significa apertura di una procedura di infrazione per deficit eccessivo nei confronti del nostro paese, per evitare la quale l’unica via é una manovra correttiva tra 1,5 e 3 miliardi da fare entro fine anno. Cosa aspetta il presidente del Consiglio, a dirlo chiaramente agli italiani? La realtà ha la testa dura”.