30 nov – La tensione a Reggio Emilia è altissima. E come accaduto anche a Roma di recente, i destinatari della “rabbia” sono gli immigrati, gli “stranieri”. In un quartiere di Reggio Emilia vivono circa 5mila persone, più della metà stranieri provenienti da mezzo mondo: cinesi, romeni, maghrebini, albanesi, bengalesi. Gli italiani che continuano a vivere in quei palazzi intorno a via Turri sono quasi tutti pensionati.
Il problema è una parte consistente dei condomini non paga le bollette da anni, e così Iren, l’azienda erogatrice, ha nettamente ridotto le forniture di riscaldamento a fronte di un debito complessivo di un milione e mezzo. Lo racconta un articolo di Franco Giubilei sulla Stampa. Il riscaldamento è stato “dimezzato”: da 16 a 8 ore al giorno. E con l’arrivo del rigido inverno della pianura padana, la situazione si fa complicata. Tra l’altro a breve se i debiti non saranno saldati, il riscaldamento sarà tagliato completamente.
La Stampa spiega:
Il sistema del teleriscaldamento prevede che i contratti siano stipulati fra Iren e le amministrazioni di condominio, e non coi singoli proprietari, quindi resterà al freddo sia chi ha sempre pagato, sia i morosi. Potenzialmente è una bomba pronta a esplodere, anche perché quelli che non pagano spesso sono stranieri: c’è chi non ce la fa a star dietro alle bollette e chi, con l’appartamento già pignorato o con sistemi di riscaldamento di fortuna, semplicemente se ne frega. O c’è chi sparisce lasciando un mare di debiti. E poi ci sono proprietari senza scrupoli che riempiono gli alloggi con 10-15 persone, o le prostitute cinesi che lavorano negli appartamenti.
today.it
come finira’? i debiti dovranno pagarli chi a sempre pagato, in caso contrario cisara’ la chiusura totale del riscaldamento.
questo significa per alcune amministrazione: PRIMA GLI ITALIANI
Emiliani,è quello che volete,visto che anche alle ultime elezioni,avete dimostrato che tutto questo vista bene !!!