30 nov. – Un jihadista britannico ha rivendicato sul web che Isis sarebbe in possesso di una cosiddetta “bomba sporca”, realizzata con 40 kg di uranio trafugato dai depositi dell’universita’ di Mosul, la seconda citta’ irachena che hanno conquistato a giugno.
L’ISIS e la minaccia di attentati terroristici “sporchi”, il pericolo è reale
Un “bomba sporca” o “arma radiologica” e’ un ordigno realizzato con un nucleo di esplosivo convenzionale circondato da uno strato piu’ o meno denso di uranio (scorie radioattive anche di vecchi macchine a raggi x), non in grado di innescare un’esplosione nucleare, ma capace di contaminare con un fall-out radioattivo un’area di diverse centinaia di metri di raggio.
Bomba che avrebbe comunque effetti devastanti se fatta deflagrare in una grande citta’ come Londra, anche se fonti dei servizi di sicurezza britannici, ritengono sia quasi impossibile farla arrivare in un Paese occidentale, mentre sarebbe facile usarla in Iraq.
E’ quanto riferisce l’edizione domenicale del tabloid Daily Mirror che cita Hamayun Tariq, 37 anni, originario di Dudley nelle Midlands occidentali, da mesi in Siria. La notizia in se’ del furto del materiale radioattivo a Mosul era stata data per primo dall’ambasciatore iracheno all’Onu, Mohamed Ali Alhakim, in una lettera inviata l’8 luglio scorso al segretario generale Ban Ki-moon.