29 nov. – Papa Francesco alla Moschea di Sultan Ahmet, piu’ nota come Mosche Blu. E’ questo il primo atto compiuto dal Pontefice dopo il suo arrivo a Istanbul. Accolto dal mufti di Istanbul, Francesco ha attraversato il cortile e sull’ingresso della Moschea si e’ tolto le scarpe prima di entrare.
Con le mani giunte e il capo abbassato, Bergoglio e’ rimasto oltre 3 minuti, con gli occhi chiusi, a pregare, mentre l’imam aveva le mani aperte nel gesto della preghiera liturgica e pronunciava a bassa voce delle formule.
Nel 2006 c’erano stati invece due minuti di silenzio quando Benedetto XVI si raccolse anche lui in preghiera in unione al mufti’. “Preghiamo per la fratellanza e per il bene dell’umanita’”, aveva detto Ratzinger durante la visita alla piu’ celebre moschea di Istanbul, quando gli avevano mostrato il libro delle preghiere islamiche, dicendo che “ogni preghiera musulmana comincia col nome di Allah, Allah e’ il nome di Dio”.
Il gesto compiuto oggi da Papa Francesco e da Benedetto XVI nel 2006 hanno un illustre precedente nella preghiera di San Giovanni Paolo II nella moschea di Damasco, anche se li’ si svolse davanti al luogo tradizionalmente definito la tomba di Giovanni Battista.