28 nov 2014 – Un tribunale in Moldova ha confermato il divieto di partecipazione per il partito filorusso Patria alle elezioni parlamentari del 30 novembre. Lo scrive il sito internet di Radio Free Europe/Radio Liberty. La Commissione elettorale centrale aveva deciso di escludere Patria dal voto perché accusato di aver ricevuto finanziamenti dall’estero. La Corte d’appello di Chisinau ha confermato la decisione, contro la quale la formazione filorussa potra’ ancora fare appello alla Corte suprema.
Patria, guidata dal 36enne russo Renato Usatii, ha fatto la sua campagna su una piattaforma contro la corruzione. Ha definito la sentenza “un circo” e ha detto che presentera’ ricorso. Il partito era stato registrato a settembre e i recenti sondaggi lo segnalavano come possibile vincitore di un seggio nel voto. Il provvedimento e’ venuto dopo che e’ stato denunciato un tentativo di destabilizzare la Moldova attraverso il voto. Le relazioni tra Chisinau e Mosca sono diventate pessime dopo che la repubblica post-sovietica, che confina con Ucraina e Romania, ha firmato a giugno l’accordo d’associazione all’Unione europea. asca