27 NOV- E’ ancora in crisi l’industria metalmeccanica italiana. Calano la produzione e l’occupazione e fa registrare un nuovo record il ricorso alla cassa integrazione. La produzione, rileva Federmeccanica nella sua 132esima indagine trimestrale, è diminuita dell’1,9% nel terzo trimestre 2014 (luglio-settembre) rispetto all’analogo periodo del 2013; è diminuita di un ulteriore 1,5% rispetto al precedente trimestre del 2014.
Nel periodo gennaio-settembre le ore di cig autorizzate sono state pari a 327 mln con un aumento dell’1% rispetto ai livelli già record (323,7 mln dell’anno precedente). Numeri negativi anche per l’occupazione, che nelle imprese metalmeccaniche con oltre 500 addetti, nei primi 8 mesi del 2014, è diminuita dell’1,1%.
In questo scenario, l’industria metalmeccanica chiede investimenti perché senza “si va nel baratro”, è il grido di allarme del presidente Fabio Storchi. “Chiediamo al governo di liberare risorse nella direzione degli investimenti perché senza investimenti il Paese è destinato al baratro” affermato, senza mezzi termini. “Al momento la crisi non offre spiragli di ottimismo, il momento è molto critico ma anche decisivo per il Paese”, spiega il presidente di Federmeccanica. Con questo manifesto, aggiunge, “vogliamo aumentare la consapevolezza dell’importanza del settore: non c’è crescita senza rilancio dell’industria metalmeccanica”. E in effetti il quadro che emerge dall’indagine congiunturale “è abbastanza negativo: la discesa continua in un settore molto provato dalla caduta della domanda interna”. adnkr