Obama comincia a capire che lui, Putin e Assad hanno gli stessi nemici?

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26 nov – Le dimissioni di Chuck Hagel da segretario alla Difesa statunitense sono state presentate al culmine di un anno di critiche e tensioni, non solo tra l’amministrazione Obama e l’opinione pubblica sulla sicurezza nazionale e la gestione delle crisi internazionali, ma anche tra il ministro e il presidente, conosciute nei corridoi dei palazzi del potere e da molti giornalisti. Ora, quelle incomprensioni, in particolare su Russia e Siria, e la frustrazione di Hagel, messe su carta, sono state rivelate dal Wall Street Journal, che ha svelato i contenuti di due lettere private indirizzate dal segretario alla Difesa al presidente.

Molto strana fu questa esercitazione di truppe russe negli Stati Uniti nel 2012, ufficialmente per la lotta al terrorismo (forze americane e parà russi che si addestrarono insieme nello Stato del Colorado). O forse Obama aveva capito di avere nemici in casa?

Nella prima, scritta circa due mesi fa, Hagel chiedeva nuove misure contro il presidente russo Vladimir Putin e maggiori sforzi per rassicurare i preoccupati alleati europei. Poco tempo dopo, il segretario alla difesa ha inviato una seconda lettera, chiedendo all’amministrazione di chiarire la sua strategia in Siria, dove si combatte l’avanzata degli estremisti sunniti dell’Isis mentre prosegue la battaglia, ora più debole, contro il presidente Bashar al-Assad, la cui deposizione è un obiettivo ormai messo da parte dall’Occidente.

Apparentemente non c’entra, ma ricordiamo anche questo articolo e il NO di Obama che si opponeva al complotto.

Luttwak: “Il complotto contro Berlusconi c’è stato. Merkel e Sarkozy da Napolitano. E Pisanu…”