22 nov – In un’intervista di Costantino Ceoldo su Remocontro, Paul Craig Roberts, economista americano ex assistente Segretario del Tesoro nell’ amministrazione Reagan, sostiene come negli Stati Uniti di oggi la struttura è composta “da gruppi di interesse privati – come ad esempio il settore finanziario, il complesso militare e della sicurezza, la lobby israeliana, le industrie estrattive e agroalimentare- che scrivono le leggi che il governo poi promulga. Le correnti nei partiti servono questi interessi in cambio delle grandi donazioni necessarie per le campagne politiche che eleggono il governo.
I due partiti politici degli Stati Uniti fanno a gara per essere la puttana dei gruppi di interesse privati, perché il partito con la maggioranza è in grado di fare più favori e ricevere quindi più benefici. Quando outsider politici come Jimmy Carter o Ronald Reagan, che possono essere tollerati fintanto che si limitano ad essere Governatori di uno Stato, conquistano la nomina presidenziale a danno dei candidati dell’Establishment e vengono eletti, mettono a repentaglio il controllo dell’Apparato. Ad esempio, quando l’Establishment Democratico si rese conto che Franklin D. Roosevelt non sarebbe sopravvissuto al suo quarto mandato, cacciò il suo popolare vice presidente, Henry Wallace ed installò al suo posto il non-entità e facilmente controllabile Harry Truman. L’Establishment è stato così in grado di utilizzare Truman per creare la molto redditizia Guerra Fredda, che ha mantenuto in salute per anni il complesso militar-industriale”.
P. Criag Robert affronta poi la questione della sudditanza dei paesi del Vecchio continente verso l’alleato americano: “Gli Europei sono responsabili per l’Impero Americano. Gli Europei sprofondarono nella Guerra Fredda, con la visione dell’Armata Rossa che dilagava in Europa stuprando tutte le donne in Germania, e assegnarono la loro difesa e la loro politica estera a Washington. Gli Europei non hanno avuto una politica estera indipendente dalla Seconda Guerra Mondiale. I Paesi Europei sono gli Stati vassalli dell’Impero americano e prendono i loro ordini da Washington. Nessun leader europeo è indipendente dal controllo di Washington”.
E infine la chiosa su una previsione per il dopo-Obama:
Per concludere, secondo Lei che cosa ci dovremo aspettare dal prossimo presidente americano? Che si tratti di Jeb Bush o Hillary Clinton o anche di un improvviso outsider, che cosa cambierà e che cosa non cambierà nella politica americana?
R. L’unica cosa che ci si può aspettare dal prossimo presidente degli Stati Uniti è più guerra, più omicidi e più l’oppressione del popolo americano credulone. Persone disinformate e credulone come gli americani non hanno futuro. Gli americani sono un popolo morto che la Storia sta per investire.