22 nov. – “E’ appurato che ci siano 800 jihadisti sulle coste libiche, la loro meta è l’Italia e quindi l’Europa. Lo dice la Cnn e i maggiori network internazionali. Qui invece vige il più colpevole e assurdo silenzio sia da parte dei nostri media che di Renzi e Alfano. A loro si chiede di difendere i cittadini dal rischio concreto di attentati e l’unica soluzione è quella di chiudere subito le frontiere prima che i terroristi si sporchino le mani del nostro sangue”.
Lo ha dichiarato il vice presidente dei senatori leghisti, Sergio Divina. (askanews)
(ANSA) – ROMA, 22 NOV – L’Isis insiste e nel quinto numero del suo magazine “Daqib” minaccia ancora di piantare la sua bandiera nera su Roma, in quanto città simbolo del cristianesimo. L’ultimo numero della rivista è in gran parte dedicato all’espansione dello Stato islamico, dal Sinai egiziano fino alla Libia. Vengono poi rivendicati come un effetto “diretto dell’appello del Califfo” al Baghdadi i recenti attacchi di ‘lupi solitari’ in Canada e Australia.
(ANSA) – IL CAIRO, 19 NOV – La branca libica dell’Isis può contare a Derna, nell’est della Libia, su 800 jihadisti, di cui 300 sono libici che hanno già combattuto con la Brigata al Battar, prima a Deir Ezzor in Siria, poi a Mosul in Iraq. Lo riferisce la Cnn, citando fonti libiche. I jihadisti fedeli ad Abu Bakr al Baghdadi controllano una mezza dozzina di campi fuori dalla città e sulle vicine Montagne Verdi dove vengono addestrati, aggiungono le fonti.