21 nov – “L’elettorato, il mondo dell’economia e della cultura europea è in stragrande maggioranza contro la politica delle sanzioni contro la Russia. La classe politica invece segue l’agenda dettata dai media. Questo emerge anche nel dibattito pubblico.
Le cerimonie per il venticinquesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino hanno fornito l’occasione per riflessioni su come il mondo sia da allora diventato meno stabile e più pericoloso. Partecipando alle cerimonie a Berlino – si legge sul n.47 dell’agenzia Eir, l’ex Presidente sovietico Gorbaciov ha ammonito che ci troviamo “sull’orlo di una nuova Guerra Fredda”, e ha definito l‘allargamento della NATO a Est “un grave errore”, sostenendo la politica di Putin.
Il ministro degli Esteri tedesco di allora, Hans-Dietrich Genscher, ha stigmatizzato i leader occidentali per aver isolato la Russia dopo la caduta del Muro, invece di integrare “il grande popolo russo” in Europa. Invece, alcuni pensano che Washington possa “governare il mondo” da solo.
Quando un Presidente americano denigra la Russia chiamandola potenza regionale [il Presidente Obama, marzo 2014] non dobbiamo sorprenderci se essa [la Russia] mostra quello che può fare una potenza regionale”.
Il presidente di Banca Intesa Russia, Antonio Fallico, ha concesso una lunga intervista a RT, pubblicata in lingua inglese, in cui esorta gli imprenditori, universalmente contrari alle sanzioni, a rompere gli indugi e battersi in prima fila per rimuovere i leader politici responsabili di condurre il mondo verso la terza guerra mondiale con la politica anti-russa. Fallico ha denunciato la svolta anti-russa della Germania dopo la recente visita del Cancelliere Merkel a Obama.
In Francia, è scoppiata una forte controversia sulla decisione di bloccare la consegna delle portaelicotteri Mistral alla Russia. Come hanno sottolineato molti personaggi politici di ogni schieramento, compreso l’ex Presidente Sarkozy che cerca di rientrare nei giochi, la mancata consegna non influirà affatto sulla politica di Putin in Ucraina o altrove. Le Figaro ha scritto apertamente che le esitazioni di Francois Hollande derivano da pressioni dirette da Washington”. OPI
Se ne accorgono in ritardo del disastroso colpo di coda che vuole dare alla sua politica fallimentare. Vuole passare alla storia come il nuovo dittatore che comanda il mondo, ma ha solo involontariamente e imprudentemente favorito la più forte alleanza tra potenze: Russia e Cina possono spazzarci via in poco tempo. A questo punto c’è solo da sperare che i repubblicani stoppano questo pazzo e riprendano il dialogo con Putin. Con i cinesi gli USA si devono ricordare che detengono il 30% del loro debito.