Turchia, Erdogan ricatta gli USA: nessun aiuto contro Isis se non cade Assad

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20 nov – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha espresso frustrazione per il fatto che gli Usa e i loro alleati nella coalizione anti-jihadisti non rispondono alle condizioni dettate da Ankara per poter giocare un ruolo più incisivo nella lotta all’Isis in Siria. La lamentela del presidente arriva mentre è in corso una visita a sorpresa dell’inviato Usa per la Siria, John Allen, ad Ankara.

La Turchia vuole l’aiuto di Washington per addestrare ed equipaggiare un grosso contingente di uomini dell’Esercito libero siriano per lottare contro il regime di Bashar al-Assad e vuole anche la creazione di una lunga zona cuscinetto in Siria sul confine turco.
Ma, parlando ai giornalisti all’aeroporto prima della partenza per un viaggio in Africa, Erdogan ha detto che la coalizione “non ha preso le iniziative che le avevamo chiesto”. La Turchia finora ha rifiutato di giocare un ruolo di primo piano nella coalizione contro lo Stato islamico che ha conquistato vaste aeree di territorio siriano e iracheno a ridosso del confine turco. Ankara vuole una zona di sicurezza, una no-fly zone e iniziative concrete da parte di Washington per favorire la caduta di Assad prima di impegnarsi.

Erdogan ha detto che “le parti non hanno preso iniziative decisive per il piano di addestramento ed equipaggiamento” dei combattenti anti-Assad. “Dalla no-fly zone alla zona di sicurezza, all’addestramento ed equipaggiamento, queste iniziative vanno prese ora. Ma le forze della coalizione non hanno preso le iniziative che abbiamo chiesto o suggerito”. E “naturalmente la Turchia manterrà la sua posizione finchè le iniziative non verranno prese”. Finora l’unico contributo alla lotta all’Isis in Siria da parte di Ankara è stato di consentire il passaggio di un contingente di peshmerga curdi iracheni per combattere nella città di confine curdo-siriana di Kobane.
(fonte afp)