19 nov. – La normativa volta a limitare l’utilizzo del denaro contante, “se rafforzata con interventi paralleli, produce prevedibili effetti positivi sui consumi”.
Lo ha detto il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, rispondendo a un’interrogazione a risposta immediata a Montecitorio. “In Italia l’uso del contante e’ superiore a quello di alcuni paesi europei e vicino a quello di Spagna e Grecia”, ha spiegato Padoan, sottolineando che questo dipende da motivi culturali, ma anche dalla presenza nel Paese di una vasta area di economia sommersa.
“La scelta di procedere a un progressivo abbassamento della soglia” all’uso del contante, ha detto il ministro, “e’ motivata dall’esigenza di far emergere l’economia sommersa e aumentare la tracciabilita’ delle movimentazioni per contrastare il riciclaggio di capitali di provenienza illecita, l’elusione e l’evasione fiscale”. C’e’ poi “l’elevato costo di gestione del contante che comporta un onere pari allo 0,4% Pil, che diventa lo 0,5% per l’Italia, pari a circa 8 miliardi di euro l’anno”. agi
Per i sudditi della repubblica italiana può andar bene,ma come potranno i politici le tangenti se si elimina il contante ? Se le tangenti fosserto pagate per via elettronica rimarebbe una traccia piu vistosa.