19 NOV – Lui è affetto da distrofia miotonica. Lei invece cardiopatica, dalla salute resa ancor più vacillante dal diabete e dall’osteoporosi. Due coniugi, con una figlia ventenne ancora a carico, costretti a vivere riparati – di giorno – nella sala d’attesa della stazione ferroviaria di Capua e – di notte – nell’auto generosamente prestata da un amico.
Una vita da «barboni» che per Domenico Merola, 48 anni, e la moglie Palma Errico, 46 anni, ha avuto inizio improvvisamente quando, in una fresca mattinata d’aprile, i due congiunti sono stati costretti ad abbandonare la propria abitazione in via Santa Maria dei Franchi, nel centro storico della città.
«Ci siamo subito adoperati per una soluzione – ha riferito il sindaco della città Carmine Antropoli – invitando tutti gli uffici municipali preposti ad adottare e ad avviare le legittime procedure di tutela, previste a favore delle persone e dei nuclei familiari in stato di bisogno». Purtroppo, immobili di proprietà comunale non sono oggi liberi, perchè – in parte – occupati abusivamente.
Purtroppo sono italiani e non sedicenti profughi, altrimenti potrebbero contare su una sistemazione come quella in foto.
consiglio: si buttano fuori gli occupanti abusivi e si da la casa a questa famiglia veramente bisognosa!!!