18 nov – Con un’interrogazione scritta alla Commissione Europea, l’On. Borghezio segnala il grave problema dell’attività della “mafia” rumena, denominata “Brigada”.
In particolare l’On. Borghezio scrive che “in Italia è stata smantellata l’organizzazione mafiosa rumena denominata «Brigada Oarza», con riti di affiliazione per sancire fratellanze di sangue e crimini commessi da boss legati da vincoli gerarchici e collegati a una casa madre in Romania“. “A Torino, in particolare, sono stati condannati 15 membri della banda della «Brigada Oarza» con pene fino a 15 anni per una serie di reati tra cui il 416 bis nonché per associazione a delinquere di stampo mafioso”.
L’On. Borghezio descrive anche i settori che “impegnava” la mafia rumena. “Oltre a gestire prostituzione, droga, racket, bancomat clonati, l’organizzazione controllava artisti e buttafuori nei locali. Per entrare nella “Brigada” l’aspirante adepto si sottoponeva a veri e propri riti di affiliazione. La struttura dellorganizzazione comprendeva i padrini, i generali, le frecce (esecutori), i nipoti (che raccoglievano i soldi dalle prostitute e compivano furti) e i gli sclav (bodyguard e assistenti dei boss).”
Borghezio chiede alla Commissione Europea se “è a conoscenza di questa organizzazione mafiosa rumena presente in Italia” e di “fornire una mappatura aggiornata delle eventuali attività di tale organizzazione in altri Paesi UE”.