Roma, corteo contro il degrado “Ora basta. Marino vattene”

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Roma, 15 nov. – “Ora basta. Marino vattene”. E’ lo striscione che ha aperto la ‘Marcia delle periferie’, la manifestazione voluta da una settantina tra comitati di zona e associazioni di quartiere per protestare “contro l’abbandono, i campi rom, il dilagare dei pusher, la mancanza di servizi”.

Nata come reazione collettiva (e apolitica: bandite le bandiere di partito) al degrado della citta’ e della sua ‘cintura’, il corteo si e’ risolto di fatto in una sorta di referendum contro il primo cittadino, invitato a piu’ riprese – con slogan e cartelli – a dimettersi. La manifestazione, partita da piazza dell’Esquilino, si e’ snodata pacifica lungo via Cavour, largo Corrado Ricci, via dei Fori Imperiali e piazza Venezia (dove all’ennesima esecuzione dell’Inno di Mameli si e’ visto anche qualche saluto romano) fino alla tappa finale di piazza Santi Apostoli in un continuo sventolio di tricolori. Da Portuense a Torpignattara, dalla Rustica a Corcolle, passando per Ponte di Nona, Lunghezza, Settecamini e Torre Angela, sono numerosi i cittadini che hanno risposto all’appello lanciato dai promotori anche attraverso il sito Orabasta.roma.it.

E’ sulla pista sbagliata – attacca Brian Carelli, del neonato Coordinamento delle periferie – chi parla di razzismo e di xenofobia: qui in piazza ci sono solo cittadini che chiedono dei servizi all’altezza delle tasse che sono chiamati a pagare e che vorrebbero essere liberi di circolare per le strade e vivere la citta’ senza paura“.

Tra i partecipanti anche l’ex sindaco, Gianni Alemanno. “Sono qui – spiega – per solidarizzare con questi cittadini che stanno facendo qualcosa di molto importante, dando uno sbocco pacifico e costruttivo alla protesta e intercettando il disagio di periferie che non vogliono essere ridotte ad altrettanti ghetti. Gli slogan contro Marino? Il disagio in citta’ e’ forte, persino la sinistra gli chiede di farsi da parte e lui farebbe bene a farlo. Ma e’ bene ricordare che non e’ tutta colpa sua – conclude Alemanno – ma di una immigrazione senza regole e ormai fuori controllo e di una cultura buonista, tipica della sinistra, che impedisce di affrontare con la giusta energia il problema dei campi rom e della clandestinita‘”. Prossimo appuntamento del Coordinamento il 21 novembre all’Eur con una manifestazione “contro prostituzione e illegalita”.