13 nov – Ancora scontri fra i residenti di Tor Sapienza e le forze dell’ordine legati al centro di accoglienza per rifugiati politici in via di Giorgio Morandi. Verso le 22.30 almeno duecento abitanti sono tornati in strada: lo stesso copione di ieri sera ma questa volta i toni sono ancora più accesi e violenti. La protesta è ancora in corso.
Sul posto alcuni reparti della Celere che stanno cercando di contenere la protesta. Sono stati dati alle fiamme alcuni cassonetti e si è registrata una fitta sassaiola anche nei confronti degli agenti. Intanto, la polizia è stata costretta ad accennare alcune cariche per dispedere i violenti. Negli scontri un agente ha riportato la frattura di un braccio. Un’ambulanza l’ha trasportato al policlinico Casilino. Sul posto si vedono i lampeggianti dei mezzi delle forze dell’ordine. Si registrano grida e tafferugli.
A fare esplodere la protesta è stato il centro di accoglienza per rifugiati politici che occupa alcuni appartamenti dei palazzoni di via Giorgio Morandi. Una convivenza con i residenti che da tempo si è rivelata fragile e problematica. «Qui non c’è legalità – gridano i manifestanti -. Vogliamo le forze dell’ordine e deve essere spostato il centro di accoglienza». A destare le maggiori proteste è quella parte del centro destinato a persone che sono staccate dalla famiglia.
«Qui arriva di tutto – si sfogano i residenti -. Nel centro ci sono anche i delinquenti. Sono aumentate le rapine e i furti». Tre sere fa ci sarebbe addirittura verificata una tentata violenza sessuale ma la notizia è ancora da accertare. Ma queste voci hanno fatto montare la protesta. Intanto finora, su via Giorgio Morandi, continuano ad arrivare reparti delle forze dell’ordine per arginare la protesta.
Marco De Risi .ilmessaggero.it