6 nov. – La Corte suprema libica ha annullato i risultati delle elezioni parlamentari del 25 giugno scorso che hanno portato alla creazione della Camera dei rappresentanti a Tobruk, dichiarata “incostituzionale” dai giudici. La decisione era stata sollecitata da un parlamentare islamista che aveva chiesto un parere sulla costituzionalita’ del voto del 25 giugno che ha aperto la strada alla formazione del governo del premier Abdullah al-Thani.
I deputati di Tobruk hanno fatto sapere di non accettare una decisione maturata sotto la minaccia islamista. Secondo un portavoce infatti, i giudici sarebbero stati messi “sotto pressione” dalle milizie islamiste di Alba della Libia, che controllano Tripoli.
Il governo italiano, nelle persone dei ministri di Esteri e Difesa, hanno espresso la preoccupazione che la situazione nel Paese dirimpettaio peggiori. Il neo-titolare della Farnesina Paolo Gentiloni ha affermato che l’Italia “sostiene lo sforzo per impedire lo scivolamento verso la guerra civile”, un rischio che oggi, ha avvertito, “e’ molto grande”. La decisione della Corte Suprema libica, ha commentato, “non e’ una notizia incoraggiante”. “E’ importante – ha aggiunto – che l’Italia svolga il suo ruolo con l’Europa e che rilanci l’iniziativa per una ricomposizione”, una “situazione che ha un impatto direttamente sul nostro Paese”. Per questo, per Gentiloni, bisogna lavorare insieme con l’inviato Onu per rilanciare il negoziato.
Per il ministro della Difesa Roberta Pinotti, in Libia vi e’ il “pericolo che il conflitto si aggravi ed entrino ulteriori elementi fondamentalisti”, con la capacita’ di arrivare a minacciare i Paesi europei. “In Siria e in Iraq – ha ricordato il ministro – i conflitti in corso hanno gia’ provocato devastanti effetti, soprattutto sulle popolazioni inermi. La minaccia rappresentata dal cosiddetto ‘Stato islamico’ e’ evidente a tutti noi, e negli ultimi mesi ha giustamente ricevuto l’attenzione di tutta la comunita’ internazionale. Di fronte a quella violenza, non ci e’ consentito volgere lo sguardo altrove; abbiamo il dovere morale di reagire e la necessita’ di intervenire con urgenza, perche’ lo ‘Stato islamico’ non puo’ progredire oltre nella devastante azione”.
E a tal proposito non e’ rassicurante la notizia che il leader terrorista algerino Mokhtar Belmokhtar e’ stato avvistato nella citta’ di Derna, nell’est della Libia. Lo riferisce l’emittente radiofonica tunisina “Mosaique Fm”: Belmokhtar starebbe con il suo braccio destro nella citta’ della Cirenaica controllata dalle milizie jihadiste. Secondo fonti libiche vicine ai sostenitori dell’ex regime di Muammar Gheddafi, con Belmokhtar si trovano a Derna anche terroristi sauditi ed egiziani provenienti dalla Siria. agi