4 nov – Si da il caso che nella parola ‘accoglienza’ è insita anche la sicurezza e tra solo 6 mesi Milano – scandali permettendo – ospiterà 20 mln di turisti da tutto il mondo.
Expo 2015 sarà il volto del Belpaese, la più grande vetrina-business di tutti i tempi, sia per Milano, che per la Lombardia e per l’Italia tutta, ma se non si farà nulla per arginare la deriva criminale e delinquenziale lo sarà anche per il business della criminalità.
Se non vogliamo continuare a farci del male, se siamo contro il suicidio assistito, dobbiamo voltare pagina . Entro i prossimi mesi le istituzione competenti di concerto con il governo locale, regionale e centrale dovranno mettere in campo politiche di sicurezza straordinarie al fine di arginare il fenomeno crescente della criminalità che ha preso il sopravvento e se non si interviene subito vi è il rischio di arrivare in ritardo.
Sono questi i dati forniti dalla Questura di Milano, su cui governo locale, regionale e centrale, dovranno fare i conti per attuare misure ad hoc e cercare di stoppare i reati perpetrati a causa innanzitutto dell’immigrazione senza controllo, a seguire, della crisi ed infine a causa del lassismo della sinistra.
Questo l’aumento dei reati registrato nel 2013 nella città di Milano:
– Rapine in abitazione, +28,04%
– Rapine in banca, +10,45%
– Rapine in uffici postali, +83,33%
– Furti in abitazione, 24.448, con un aumento dell’8,31% rispetto ai 22.572 casi del 2012.
– Furti in esercizi commerciali, 12.880, con il +5,30% rispetto ai 12.232 del 2012.
– Furti con destrezza +4,08%
– Furto con strappo +4,22%
– Violenze sessuali, diminuite dalle 526 del 2012, alle attuali 488, con 1,3 casi al giorno
– Estorsioni, +13,16%
– truffe informatiche, (+14,04%).
Come si evince da questi dati, oggi la fortuna non è più vincere una lotteria, bensì tornare a casa sani e salvi… si ma, con la speranza di non trovare nessun altro che l’abbia occupata.