1 novembre – L’Unione Europea lancerà da sabato prossimo la nuova missione di soccorso per i migranti nel mar Mediterraneo, ma l’Italia dovrà continuare a fare la sua parte. Lo ha annunciato la Commissione europea, dopo che il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha confermato oggi la fine delle operazioni della missione “Mare Nostrum”.
La cosidetta “Operazione Triton”, guidata dall’agenzia europea Frontex, prevede l’utilizzo di quattro aerei, un elicottero e 21 navi fornite dagli Stati membri, insieme a 65 ufficiali. Le nazioni che contribuiranno a questa missione sono 21, con la Gran Bretagna che si è fatta invece da parte sostenento che questo tipo di interventi incoraggiano gli immigrati ad attraversare il Mediterraneo.
La Ue ha ribadito che la “Operazione Triton” non esime l’Italia dalle sue responsabilità sotto la legge internazionale, che prevede l’assistenza dei migranti quando necessario. “L’Italia è obbligata a destinare risorse per controllare i confini della Ue, per assistere le navi in difficoltà e per le missioni di salvataggio“, ha detto una fonte della Commissione all’AFP. “Triton è un mezzo di supporto, non un sostituto degli obblighi italiani. I migranti tratti in salvo devono essere registrati, possono chiedere asilo e l’Italia deve esaminare le richieste”.
La nuova missione europea ha un budget di 2,9 milioni di euro al mese per coprire i costi del contributo degli Stati membri. La decisione dell’Italia di sospendere “Mare Nostrum” è stata fortemente criticata dalle associazioni internazionali per i diritti umani.
tiscali
SEMPRE E SOLO L’ITALIA E’ OBBLIGATA, GLI ALTRI STATI MAI!!!
CARA UE VAI A PRENDERTELO IN QUEL POSTO!!!
La Gran Bretagna ha completamente ragione!