31 ottobre – La Commissione Europea ha accusato la Spagna di violare la normativa Ue sulle frontiere per contenere la pressione dei migranti sulla frontiera di Melilla, l’enclave spagnola in nord Africa. In una lettera inviata al ministro spagnolo Jorge Fernandez Diaz, la commissaria europea degli Interni, Cecilia Malmstron, esprime preoccupazione per quanto accaduto lo scorso 15 ottobre, quando un agente in servizio alla frontiera ha aggredito uno dei subsahariani che tentavano di scavalcare la barriera.
Un nuovo assalto alla frontiera di Melilla è stato tentato stamane da 200 migranti di origini subsahariane, una trentina dei quali è rimasto per 2 ore in bilico sulla rete di protezione frontaliera, prima di essere allontanato dalle forze di sicurezza. Un forte spiegamento di agenti spagnoli e marocchini sorveglia i due lati della frontiera. Dopo un settembre tranquillo, la pressione migratoria sull’enclave spagnola è tornata a crescere a ottobre, con continui assalti alla barriera di protezione.
Dall’inizio dell’anno, circa 4.000 migranti sono riusciti a entrare nella città autonoma, dove il Centro di soggiorno temporaneo per clandestini rischia il collasso, con 1.300 persone ospitate, oltre il triplo della capacità.
Nell’ultimo decennio 28.000 migranti sono riusciti a passare nelle enclavi spagnole di Ceuta e Melilla, secondo fonti del ministero spagnolo degli interni, nonostante i 140 milioni di euro investiti per rafforzare le barriere frontaliere con il Marocco