31 ottobre – Una festa “occidentale” che contrasta con “gli insegnamenti islamici”. Con questa motivazione il Consiglio Nazionale della Fatwa della Malaysia ha vietato le celebrazioni di Halloween nel paese asiatico, deludendo quanti attendevano con ansia la notte delle streghe con la sua celebre frase: ‘dolcetto o scherzetto?’.
Il Consiglio ha bocciato Halloween senza mezzi termini. E’ una pratica “illecita” – hanno tuonato gli ulema – una “celebrazione cristiana che è chiaramente contro i valori della sharia”. “Halloween è celebrato mescolando divertimento e horror a scopo di intrattenimento e come rifiuto della morte. Non può essere celebrato dai musulmani”, hanno commentato i religiosi, come riporta il sito del quotidiano Malay Mail.
Niente festa, quindi. Al contrario il Consiglio, uno dei più importanti organi religiosi del paese, ha consigliato ai musulmani di ricordare i defunti recitando preghiere e leggendo il Corano.
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“Dolcetto o scherzetto?”. Ad Amman né dolcetto né scherzetto. Nella capitale della Giordania è vietata la ‘notte delle streghe’. Il ministero dell’Interno ha messo al bando qualsiasi tipo di celebrazione nel timore di un’esplosione di “violenze”. L’obiettivo, hanno sostenuto dal ministero dell’Interno come si legge sul giornale Al Ghad, è “evitare il ripetersi delle violenze e dei tafferugli registrati negli ultimi due anni ad Amman”.
Nel 2012 i Fratelli Musulmani di Giordania hanno denunciato “rituali omosessuali e satanici” durante una festa in un locale della capitale del regno hashemita in occasione di Halloween, considerato una “sfida per i valori della popolazione giordana e per la sua identità araba e musulmana, oltre a rappresentare una violazione delle leggi religiose”. Sempre due anni fa ad Amman la notte del 31 ottobre si è registrato un attacco contro un locale da parte di un gruppo che considera “satanica” la festa. adnkronos