29 ott. – Non si trova il fascicolo del dibattimento e cosi’ il primo processo a Roma a carico di ex dirigenti dello Ior, accusati di aver violato la normativa antiriciclaggio, e’ stato subito rinviato. Lo ha deciso il giudice del tribunale Luca Ghedini Ferri il quale, dopo una inutile attesa di un paio di ore, ha fatto scrivere a verbale che “e’ assente il fascicolo di ufficio” e che “viene dato incarico alla cancelleria di avviare le sue ricerche”.
Il giudice si e’ limitato a dichiarare assenti i due imputati (l’ex direttore generale dello Ior, Paolo Cipriani e il suo vice Massimo Tulli, rappresentati dagli avvocati Franco Coppi e Luigi Chiappero), che non si sono presentati in aula pur avendo ricevuto regolare notifica del dibattimento, e ha aggiornato il processo, per eventuali questioni preliminari, al 2 dicembre prossimo.
“Non si e’ perso nulla, sono cose che possono capitare. Esiste comunque una copia di tutti gli atti, se il fascicolo non dovesse essere ritrovato”, ha commentato il pm Stefano Rocco Fava che, assieme al procuratore aggiunto Nello Rossi, ha citato direttamente a giudizio Cipriani e Tulli.
Gli accertamenti della procura portarono nel 2010 al sequestro temporaneo di 23 milioni di euro destinati a essere trasferiti, su input dell’allora dirigenza dell’Istituto per le Opere di religione, da una filiale del Credito Artigiano alla Banca del Fucino e alla J.P. Morgan Frankfurt in violazione della normativa antiriciclaggio.
Secondo l’accusa, nel disporre l’esecuzione di due bonifici (il primo di 3 milioni di euro verso Banca del Fucino, il secondo di 20 milioni verso Jp Morgan), la dirigenza dello Ior “omise di indicare, benche’ richiesti dal Credito Artigiano, le generalita’ dei soggetti per conto dei quali si dava esecuzione alle operazioni e omise di fornire, allo stesso istituto, informazioni sullo scopo e sulla natura prevista dal rapporto continuativo”. Le indagini coinvolsero inizialmente l’allora presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi: la sua posizione, in una fase successiva, e’ stata poi archiviata dal gip, su richiesta della stessa procura, perche’ non era stata ravvisata alcuna sua responsabilita’ in relazione alla movimentazione delle somme di denaro. (AGI) .