28 ottobre – Le toghe, per una volta, danno una mano al Cav. Sono stati rinviati giudizio sei manager ed analisti di Standard & Poor’s e Fitch. L’accusa è quella di intenzionale manipolazione del mercato finanziario, aggravata dal fatto che è stata commessa ai danni dello Stato italiano e dall’ingente danno patrimoniale provocato.
Le analisi che potrebbero essere errate riguardano il 2011, l’anno in cui il governo Berlusconi fu messo sotto il fuoco delle agenzie di Raiting e costretto poi a novembre alle dimissioni. “Abbiamo la prova che è stata falsata l’informazione ai mercati finanziari” ha detto il pm chiedendo il rinvio a giudizio di analisti e manager dell’agenzia di rating Standard & Poor’s accusati di manipolazione del mercato”.
La vicenda – L’eventuale giudizio, va detto non è scontato e le probabilità di una condanna per i manager sono da verificare. Ma il rinvio a giudizio deciso dal tribunale di Trani alimenta in ogni caso i dubbi su un periodo opaco per il nostro Paese e per le sue finanze pubbliche. Nel 2011 ci fu sicuramente una speculazione intensa sui titoli di Stato italiani con lo spread che arrivò nel giro di poche settimane a 570 punti e il Tesoro firmò per mesi emissioni con interessi generosi. Ora spetta alla magistratura far luce su quell’estate calda che ha cambiato il corso della politica italiana. libero