Reggio Calabria, 27 ott. (LaPresse) – Sono stati scoperti 72 falsi braccianti agricoli. Una specifica indagine della guardia di finanza di Crotone ha permesso di ricostruire la fittizia assunzione dei numerosi braccianti agricoli, che riuscivano a beneficiare indebitamente di indennità previdenziali ed assistenziali (assegni di maternità, indennità di disoccupazione e di malattia).
L’indennità indebitamente percepite a danno dell’Istituto nazionale di previdenza sociale ammonta ad oltre 500.000 euro.
Scoperta a Crotone una truffa da 500mila euro ai danni dell’Istituto nazionale di previdenza sociale. Il nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Crotone, dopo un’indagine delegata dalla locale procura della repubblica ha messo fine ad una truffa ai danni dell’Inps posta in essere attraverso una società cooperativa che ha instaurato fittizi rapporti di bracciantato agricolo.
Le indagini nascono da un’ispezione eseguita dai funzionari dell’Inps che, analizzando la documentazione aziendale, avevano rilevato delle forti anomalie, giungendo ad annullare i rapporti lavorativi. Gli approfondimenti hanno riguardato le annualità dal 2009 al 2012 ed hanno confermato la sussistenza della frode. E’ emerso che la società cooperativa, relativamente ai periodi d’imposta in esame, aveva presentato il modello unico per il solo 2009, peraltro privo di dati. Le comunicazioni annuali dei dati Iva per gli anni 2009, 2010 e 2011 non evidenziavano alcun valore di operazioni attive o passive. Di contro, per tutti gli anni dal 2009 al 2011, sono stati presentati i modelli 770 previsti per la dichiarazione come sostituto d’imposta. Nessuna dichiarazione è stata presentata per il periodo d’imposta 2012.
Riguardo ai terreni condotti in locazione, alcuni proprietari hanno disconosciuto i contratti di comodato, precisando di aver provveduto in proprio alla coltivazione dei fondi. Altri, peraltro legati da vincoli di parentela con il legale rappresentante della cooperativa, hanno sostenuto di aver concesso in fitto i terreni, fornendo tuttavia dichiarazioni contrastanti con quanto risultante dai contratti stessi; molti lavoratori hanno dichiarato di essere stati impiegati in mansioni diverse (addetti alle pulizie), altri non hanno saputo fornire elementi precisi ed attendibili in ordine alle colture effettuate o non sono stati in grado di riconoscere i propri datori di lavoro. L’indagine ha dimostrato che la cooperativa aveva assunto solo sulla carta i numerosi braccianti agricoli, consentendo loro, in tal modo, di beneficiare indebitamente di indennità previdenziali ed assistenziali (assegni di maternità, indennità di disoccupazione e di malattia).
La truffa ha arrecato all’Inps un danno di 504.000 euro. I falsi braccianti e il legale rappresentante della cooperativa sono stati denunciati, in concorso, per il reato di truffa aggravata.
E ora di darsi una mossa, i funzionari, o i responsabili che concedono questi previlegi senza verificare dovrebbero essere mandati a casa. Poi si spera che questi soldi vengono recuperati…. Le autorità competenti di questa regione, come di tutte le altre è ora che prendono consapevolezza e facciano piazza pulita.
Fatelo leggere al nuovo indaco di Reggio Calabria !!!
Avrei piacere che coloro che non si accorgono di certi fatti, si togliessero l’ impacco che hanno su gli occhi, non toglie le rughe, ma fa diventare + Imbecilli!