26 ottobre -La crisi sistemica che sta devastando l’economia occidentale sta mordendo così tanto che sempre più persone hanno deciso di muoversi in proprio per diffondere la soluzione di politica economia indispensabile per terminare il crollo della civiltà in corso, a quanta più gente possibile.
Sabato 25 ottobre a Milano si è tenuta presso la Biblioteca Sormani la conferenza sul ripristino della legge Glass-Steagall per la separazione bancaria, dove Massimo Lodi Rizzini di “movisol.org” ha illustrato perchè è necessario separare le banche commerciali (depositi e crediti) da quelle d’affari (speculazione e casinò-economy) la separazione è indispensabile per proteggere i depositi dei cittadini e per tornare ad un sistema bancario capace di svolgere la funzione propria di elargizione del credito alle attività produttive.
Lasciare al proprio destino, il fallimento, le banche d’affari, è il primo passo da compiere per uscire dalla spirale mortale che sta gonfiando le bolle speculative con le ricchezze reali residue di nazioni e popolazioni, ricchezze vere come lo sono il lavoro, i diritti, la libertà e soprattutto il credito per lo sviluppo delle infrastrutture e quindi della civiltà. L’esempio portato dai BRICS+ (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa + Argentina, Egitto, Bolivia, Ecuador) dimostra che sane politiche dirigistiche che producono crediti per gli investimenti pubblici ad alto tasso di capitale ed energia, portano ad un miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini attraverso la creazione di nuova ricchezza diffusa, ricchezza fisica e duratura, non ricchezza di carta falsa rappresentata da bolle ormai pronte allo scoppio e inutilmente tenute in vita con le rapine alla civiltà.
La conferenza è stata organizzata da Massimo Kolbe Massaron in collaborazione col consigliere comunale di Milano Massimiliano Bastoni della LN, ospiti l’europarlamentare Mario Borghezio e Luca Lepore, consigliere comunale di Milano LN, con la presenza di altri numerosi relatori anche in rappresentanza di associazioni di volontariato e moderata dal direttore di Imola Oggi Armando Manocchia.