24 ott. – Accordo notturno fra i 28 paesi dell’Unione europea sugli obiettivi di lungo termine del pacchetto clima/energia: il 40% in meno di emissioni di gas serra, accusati di essere responsabile dell’inesistente riscaldamento globale (rispetto al riferimento fissato al 1990), il 27% di energia proveniente da fonti rinnivabili, il 27% di efficienza energetica, il 15% di interconnessioni e un mercato interno dell’energia efficace, per la riduzione della dipendenza europea dalle importazioni di elettricita’ e gas, il tutto entro il 2030.
“Siamo passati da una riduzione del 20% nel 2020 al -40%, vuol dire raddoppiare gli sforzi in 10 anni” ha detto al termine della prima giornata del Consiglio europeo, attorno alle 2 del mattino e dopo circa 8 ore di discussioni il presidente della Commissione Jose’ Manuel Barroso.
L’accordo, ha osservato il presidente del Consiglio Herman Van Rompuy, e’ “molto in anticipo rispetto alla conferenza di Parigi di fine 2015” e permettera’ all’Europa, che produce solo l’11% delle emissioni globali, di avere le carte in regola per convincere il resto del mondo ad avere obiettivi analoghi.