20 ottobre – Quattro nuove espulsioni dal Movimento 5 stelle. Si tratta degli attivisti che hanno inscenato una protesta sul palco della tre giorni Italia 5 stelle al Circo Massimo. Un asciutto post scriptum sul blog Beppegrillo.it annuncia il provvedimento, in coda a un post firmato dal plenipotenziario della comunicazione M5S Gianroberto Casaleggio sulla “morte dei giornali”.
“PS: Giorgio Filosto, Orazio Ciccozzi, Pierfrancesco Rosselli, Daniele Lombardi, hanno approfittato del loro ruolo di responsabili della sicurezza del palco di Italia5Stelle – si legge nel post sul blog ufficiale del movimento guidato da Beppe Grillo – per occupare il palco stesso. In rispetto per gli oltre 600 volontari che hanno dedicato il loro tempo e lavoro per il successo dell’evento Italia 5 Stelle e delle centinaia di migliaia di attivisti del MoVimento 5 Stelle presenti all’evento, i 4 sopracitati sono fuori dal MoVimento 5 Stelle”. Il post non precisa qual è stato il procedimento che ha condotto alla decisione né da chi sia stata assunta.
Grillo ha comunicato la notizia sul blog e poi ha postato su Facebook la foto dei 4 attivisti 5 stelle con lo striscione #occupypalco al Circo Massimo e i quattro volti evidenziati da un cerchietto rosso. Ma il web non condivide questa decisione e numerosi sono i commenti che la criticano.
Paolo commenta: “Siete diventati dei Pagliacci. Come faccio a togliere la certificazione? Mi faccio schifo da solo per aver creduto in voi”. Anna aggiunge: “Non poter esprimere un opinione e’ gravissimo”. Adriano osserva: Sembra un’esagerazione, hanno detto la loro e nessuno li ha cag…, non bastava?”. E ancora Stefano scrive: “Sbaglio grave. Prima volta che mi trovo in disaccordo”. Marco Mannarino si lamenta con il leader M5S: “Beppe ma che cappero fai. Non era necessario. E continuiamo a dar motivo a chi ci odia di darci addosso”. E Gabriele conclude: “Questa volta non sono d’accordo perche’ prima bisogna rispondere alle loro critiche anche se le risposte le sappia e poi eventualmente buttarli fuori dal Movimento e non viceversa”