20 ottobre – I disastri di Genova e Parma – dichiara Pietro Giordano, Presidente nazionale di Adiconsum – pongono seri problemi non solo per ciò che riguarda il dissesto idrogeologico del Paese, ma anche in merito alla raccolta di fondi che lo Stato sin dal novembre 2011 svolge nel silenzio più assoluto attraverso l’accisa di 0,0089 euro al litro stabilita per l’alluvione della Liguria e della Toscana.
Soldi dei consumatori – prosegue Giordano – che continuano a fluire nelle casse pubbliche e che grazie anche ad una normativa sugli appalti spesso obsoleta e fonte di corruzione e di lentezze burocratiche non riesce ad effettuare gli interventi di salvaguardia del territorio indispensabili per evitare disastri personali familiari e ambientali che ormai sono periodicamente sotto gli occhi di tutti.
Adiconsum chiede al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi:
1. a quanto ammonta la raccolta delle accise pagate dai consumatori?
2. dove sono finite tali risorse economiche?
3. a quando una normativa che velocizzi sugli appalti che velocizzi nella trasparenza gli interventi a favore delle popolazioni colpite dai dissesti idrogeologici e dagli eventi sismici che ormai anch’essi hanno una cadenza periodica inquietante?
Adiconsum propone che le somme raccolte sin dal 2011 – conclude Giordano – siano gestite attraverso l’attivazione di un’assicurazione collettiva sui rischi catastrofali, la cui gestione sia affidata alla Consap, che tra i suoi scopi sociali è in possesso del necessario know-how.