Manes Bernardini potrebbe abbandonare presto la Lega Nord, che lo aveva candidato a Sindaco di Bologna alle elezioni amministrative del 2011. Per ritentare la corsa verso Palazzo d’Accursio alla testa di una lista civica.
Che il clima che si respirava all’interno del Carroccio bolognese non fosse dei più tranquilli è cosa oramai risaputa. E, proprio in questi ultimi giorni, due gocce avrebbero fatto traboccare il vaso.
La prima è stata la designazione di Alan Fabbri, Primo cittadino di Bondeno, come candidato alla presidenza della Regione Emilia-Romagna. A cui ha fatto seguito l’esclusione di Bernardini, consigliere regionale uscente, dalla lista dei candidati della Lega Nord per l’Assemblea Legislativa.
Sembra proprio che qualcuno abbia deciso che per Bernardini è arrivato il momento di pagare una lunga serie di scelte politiche personali “controcorrente”.
Non solamente il suo storico sostegno a Roberto Maroni e a Flavio Tosi, ma anche l’essersi candidato come avversario di Matteo Salvini per la segreteria nazionale del Carroccio. E il più recente appoggio garantito a Michele Facci e Lorenzo Tomassini di Forza Italia nelle elezioni per il Consiglio della Città metropolitana.
«La mia esclusione è solo la riprova di un atteggiamento che il sottoscritto, insieme ad altri militanti della segreteria di Bologna, sta subendo da mesi», sintetizza Bernardini sul suo profilo Facebook. Rimandando ad un futuro non troppo lontano la spiegazione «dettagliata e documentata» di quello che sta succedendo.
Nel frattempo, c’è più di una persona sotto le Due Torri che si dice convinta che Bernardini prenderà la decisione di lasciare la Lega Nord. O che lo sta apertamente spingendo a farlo, come qualcuno fra i 1.431 componenti del neonato gruppo Facebook “Siamo tutti con Manes Bernardini”.
Su cui lo stesso consigliere regionale uscente scrive: «Se rimanessi nella Lega per convenienza politica (perché adesso tira e stanno arrivando molti voti) non sarei più io».
Luca Balduzzi