16 ottobre – Circa 24 ore prima di vedersi confermata la diagnosi di Ebola, Amber Vinson – la seconda infermiera dell’ospedale di Dallas contagiata dal virus dopo aver accudito Thomas Eric Duncan – ha volato, con una leggera febbre, a bordo di un aereo affollato di passeggeri in servizio tra Cleveland e Dallas.
Prima di partire Amber aveva comunicato ai Centers for Desease Control and Prevention (CDC) i suoi sintomi, segnalando una temperatura corporea di 99,5 gradi Fahrenheit, poco più dei 37,2 gradi Celsius. A rivelarlo al ‘Washington Post’ è un funzionario federale: siccome i Cdc considerano la temperatura di 100,4 gradi Fahrenheit (circa 38 gradi Celsius) il livello di guardia per i viaggiatori provenienti da Paesi a rischio oltre il quale scattano controlli aggiuntivi, all’infermiera non è stato proibito di imbarcarsi.
Ieri però il Direttore dei Cdc, Thomas Frieden ha fatto presente che Vinson non sarebbe dovuta andare da nessuna parte considerata la possibile esposizione al virus Ebola sul posto di lavoro. Vinson non aveva ancora i sintomi di un’infezione conclamata quando ha viaggiato e quindi gli esperti ritengono improbabile che possa aver contagiato qualcuno, tuttavia Frontier Airlines e i Cdc si sono affrettati a contattare i 132 passeggeri che si erano imbarcati sul volo 1143.
TRE SCUOLE CHIUSE IN TEXAS – Tre scuole nel centro del Texas sono rimaste chiuse oggi per l’allarme relativo al possibile contagio del virus di due studenti – per il momento asintomatici – che erano sullo stesso volo della Vinson. Le autorità stanno già provvedendo alla disinfestazione dei locali e degli autobus che trasportano gli studenti. Mentre i due studenti che erano sul volo “rimarranno a casa per i 21 giorni stabiliti dalle linee guida sanitarie necessarie per verificare se siamo di fronti ad un caso di contagio”, sottolinea Kincannon.
DIRETTORE SANITARIO DALLAS SI SCUSA AL CONGRESSO – “Abbiamo fatto degli errori”. Così Daniel Varga, il direttore sanitario del Texas Health Resources, azienda che gestisce Texas Health Presbyterian Hospital di Dallas, si scusa di fronte al Congresso.
SPAGNA, RICOVERATA UNA DELLE 68 PERSONE SOTTO OSSERVAZIONE – Una delle 68 persone entrate in contatto con l’infermiera spagnola Teresa Romero – considerata un caso ‘a basso rischio’ e per questo motivo tenuta sotto osservazione a casa – è stata ricoverata con la febbre nell’ospedale Carlos III di Madrid dove verrà sottoposta ai test per verificare l’eventuale contagio da virus Ebola. E sempre in Spagna le autorità aeroportuali dello scalo di Madrid hanno attivato oggi il protocollo di emergenza sanitaria e deciso di bloccare un aereo della compagnia Air France proveniente da Parigi, per il sospetto che uno dei passeggeri che proveniva da Lagos in Nigeria potesse avere l’Ebola.
CASI SOSPETTI IN DANIMARCA E FRANCIA – Una persona è stata ricoverata in Danimarca per un caso sospetto di ebola. “Il paziente è trattato come se avesse l’ebola. Ciò significa isolamento e protezione dello staff”, ha detto Peter Mogensen, vice direttore dell’ospedale Hvidore di Copenaghen, dove si trova ora il paziente, in attesa dei risultati del test che arriveranno in giornata. Secondo l’agenzia stampa danese Ritzau, il caso sospetto è un operatore di Medici senza frontiere tornato dall’Africa occidentale.
Secondo Le Parisien, un’infermiera con forti possibilità di essere rimasta contagiata è stata ricoverata oggi intorno alle 13.45 nel reparto malattie infettive dell’ospedale Begin di Saint-Mandé, nei pressi di Parigi. Si tratterebbe dell’infermiera che era entrata in contatto con l’operatrice umanitaria rimasta contagiata in Liberia e rimpatriata in Francia a settembre. La donna era stata poi dichiarata guarita. Le autorità sanitarie francesi al momento non confermano la notizia del ricovero. ADNKRONOS