Torino – Un anno di carcere è la condanna inflitta dalla Corte d’appello di Torino a Christian Mathias Zohoungbogbo, 72 anni, il medico originario del Benin che da Rivalta Torinese ha messo a punto una terapia contro l’obesità che gli ha permesso di conquistare pazienti in tutta Italia.
La metodica, secondo l’accusa, prevede pillole con anoressizzanti che sono da considerare ad effetto stupefacente. Il processo terminato oggi era stato ordinato dalla Cassazione, che lo scorso dicembre aveva annullato la precedente assoluzione. “In base a una prima lettura del dispositivo – commenta il pg Vittorio Corsi – possiamo affermare che quasi tutti gli episodi contestati sono prescritti ma che la nostra impostazione è convalidata dai giudici”.
Zohoungbogbo è stato riconosciuto responsabile per l’attività esercitata in alcuni mesi del 2007. Il suo difensore, l’avvocato Mauro Ronco, respinge l’addebito e sottolinea di avere presentato dei ricorsi alla giustizia amministrativa contro il decreto con cui nel 2011 è stata modificata la tabella delle sostanze a effetto stupefacente. ANSA
15 ottobre 2014