La CIA avverte Obama: armare i ribelli raramente funziona

cia15 ott 2014 – Barack Obama e’ solo l’ultimo presidente degli Stati Uniti a voler usare la Cia per armare e addestrare gruppi ribelli, come sta facendo ora per favorire l’opposizione moderata siriana contro il presidente Bashar al-Assad, ma uno studio dell’agenzia d’intelligence dimostra che la strategia raramente ha funzionato nei 67 anni di attivita’, come dimostrano le operazioni in Angola, Nicaragua o Cuba.

Il rapporto interno, ancora classificato ma su cui e’ stato informato il New York Times, conclude che molti tentativi passati della Cia di armare forze straniere hanno avuto un impatto minimo, nel lungo termine, sull’andamento dei conflitti. Lo studio, uno dei tanti commissionati alla Cia nel 2012 e 2013 durante il dibattito sulla necessita’ di intervenire o restare spettatori della guerra civile in Siria, e’ arrivato alla conclusione che questi tentativi sono stati ancor meno efficaci quando le milizie hanno combattuto senza un diretto sostegno delle forze americane sul terreno, come previsto in Siria.

Un’eccezione e’ stata quella del programma di addestramento dei mujaheddin che hanno combattuto in Afghanistan negli anni ’80 contro le truppe sovietiche, che si ritirarono nel 1989. Nemmeno quella, pero’, e’ stata esclusivamente una storia di successo, visto che alcuni combattenti afgani hanno poi formato il nucleo di al Qaida, usando l’Afghanistan come base per pianificare gli attacchi dell’11 settembre 2001. Il pericolo in Siria e’ che le armi date ai ribelli moderati possano finire in mano a gruppi legati ad al Qaida, come il Fronte al-Nusra. asca