14 ottobre – Il mondo del business europeo che opera in Russia e’ “molto arrabbiato” e si sente “sacrificato” dalle sanzioni decise da Bruxelles contro Mosca. E anche se e’ “complicato” quantificare il danno, “l’effetto sara’ sul lungo periodo” e ci sara’ un riflesso negativo anche sull’occupazione in Europa, con piu’ delocalizzazione nella Federazione russa.
“Se queste misure saranno rimosse in fretta, almeno parzialmente, l’effetto potrebbe essere in qualche modo limitato, perche’ siamo ancora qua e abbiamo investimenti: 170 miliardi di euro“, scandisce in un’intervista a TMNews Philippe Pegorier, president dell’Aeb, l’associazione delle imprese europee in Russia. Sottolineando che la questione “va sistemata”. “E’ quello che ci aspettiamo dal vertice di Milano (16-17 ottobre), ed e’ anche quello che ci aspettiamo dal dialogo di questa sera di Sergey Lavrov con John Kerry e con Laurent Fabius”. Il tutto dopo che oggi il ministro degli estri russo ha incontrato rappresentanti dell’imprenditoria del Vecchio continente a Mosca, in un meeting fortemente voluto e organizzato proprio dal manager francese all’Hotel Ucraina.
Obama ha obbligato i Paesi europei ad adottare le sanzioni contro la Russia”.
Lavrov nell’incontro ha sottolineato che per i rapporti Ue-Russia e’ giunto il momento della verita’. Specificando che il presidente Vladimir Putin e la sua delegazione andranno “a Milano per capire meglio il sentimento dei nostri partner europei” anche alla luce degli ultimi sviluppi della crisi ucraina. E che il business non deve agire in maniera frammentaria, ma piuttosto faccia “pressioni” sui rispettivi governi.
Fondata negli anni ’90, l’Associazione delle imprese europee rappresenta e promuove gli interessi delle societa’ del Vecchio continente che svolgono attivita’ nel e con la Federazione russa. Il suo presidente, Pegorier, eletto all’unanimita’ a maggio, e’ anche country president di Alstom in Russia, e gia’ dal 2004 sino al 2007 e’ stato consigliere del ministro del Commercio francese, anche sotto Christine Lagarde. “Penso che il punto positivo sia che il signor Lavrov sia venuto a incontrare la comunita’ europea del business. Questo significa che la discussione con le autorita’ russe e’ ancora in corso, che noi possiamo dire la nostra con loro e che loro ascoltano le nostre preoccupazioni”, afferma Pegorier dopo l’incontro, oggi, con il capo della diplomazia russa.
TMNews: Cosa si aspetta dal vertice Asem di Milano, dove saranno presenti anche Putin e Poroshenko?
Pegorier: Quello che ci aspettiamo dal vertice di Milano e’ anche quello che ci aspettiamo dal dialogo di questa sera di Sergey Lavrov con John Kerry e con Laurent Fabius, ossia la soluzione della questione. Siamo molto arrabbiati per essere stati sacrificati, essendo stranieri. Noi siamo europei, noi abbiamo tra 500.000 e un milione di persone che lavorano nell’Unione Europea su ordinativi russi. Non e’ normale sacrificare tutto questo. Pensiamo che la ragione prevarra’ e capiamo il problema, capiamo che i russi non sempre rispettano i loro obblighi, ma credo che per noi valga lo stesso. Non va bene che siano i cittadini europei a fare le spese di questa situazione. Se continuiamo in questa direzione, la disoccupazione aumentera’ e gli estremisti aumenteranno. I partiti estremisti stanno prendendo forza, sia in Francia che e’ il mio Paese, ma anche in Svezia, recentemente, e in Grecia. Qui sta il pericolo
Solo un milioni di posti di lavoro a rischio?? Ci vuole più crisi Putin staccaci il gas.